SAN ROCCO | ||||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||
L’abbazia, con atto del notaio Francesco Caprino del 29 settembre 1433, aveva dato a livello 2 case e 7 appezzamenti di terra a Bartolomeo del fu Gerardo da Marano. Tali beni, figurati alle pagine 68-69 della Platea, erano passati ad altri per eredità, per acquisto, per matrimonio o altro, e nel 1729 erano posseduti da varie persone: Lonardi, Zardini, Ruzzenente... |
||||||||||||||||
A San Rocco di
Minerbe vi erano tre dei sette appezzamenti in parola: il n.
3
(pezza prativa denominata Valena) di mq
1679
di Bartolomeo Ruzzenente; il n.
4
(terra un tempo arativa, allora prativa) di mq
2575
di Antonio e fratelli Ruzzenente, e il n.
5
consistente in due edifici
di abitazione di Bartolomio Ruzzenente e di Bernardo Lonardi detto Benaia. |
||||||||||||||||
Si trattava di un appezzamento inferiore al campo veronese, eppure la variazione d’uso in area così limitata può avere un significato: il proprietario preferiva coltivarlo a prato piuttosto che a cereali forse per aumentare la disponibilità di fieno per allevare più bestiame. |
||||||||||||||||
La pozza d’acqua dell’appezzamento n. 3 era una caratteristica diffusa nei tempi passati anche in pianura, e non serviva solo ad abbeverare il bestiame. Il centro abitato di San Rocco era costituito da un insieme di corti agricole chiuse da muro con orto recintato. Vi era la chiesetta con la piazzetta antistante. Gli edifici avevano modeste dimensioni e all’apparenza sembrano solo abitazioni: mancano i portici e le stalle con i fienili soprastanti, affiancati alle case come si riscontrava in qualche corte della collina. Negli edifici figurati da Perini dovevano trovare sede sia gli abitanti, al piano superiore, sia gli animali a quello inferiore, con il fienile a lato. Tale situazione sembra indicare con sufficiente chiarezza l’edificio di Bernardo Ruzzenente: il portone al piano terra immetteva nel portico-stalla-fienile, dal quale si accedeva al piano superiore. |
||||||||||||||||
Il centro abitato sembra essere stato costruito senza ordine, ma un esame della morfologia alquanto mossa del luogo porta a conclusioni differenti. Gli edifici erano stati eretti sulle prominenze, gli orti occupavano le parti basse, sicché le costruzioni e le vie di comunicazione obbedivano alla morfologia del territorio e alla possibilità di insediarvisi. [ez.f. ] (tratto dal libro edito dal comune, Marano Valpolicella, 1999) |
||||||||||||||||
Magico Veneto San Rocco | ||||||||||||||||
giornale Arena 03/04/2008 |
|
|||||||||||||||
Presepe
vivente 2006
|
||||||||||||||||