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Il capitello di Monte Per, dedicato a San Vincenzo, protettore contro la grandine. Sul luogo sono state rinvenute tracce dell’età del Bronzo che potrebbero indicare un’antica caratterizzazione come luogo di culto.
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San Vincenzo Ferreri dipinto all'interno della cupola della
chiesa parrocchiale di Marano |
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Una settimana dopo la festa della
Madonna di Santa maria Valverde, si iniziavano le "rogazioni": si implorava la
benedizione sulle campagne per tener lontana la grandine e sperare in un
buon raccolto. Presso il capitello di San Vincenzo si sostava per una
rituale colazione a base di uova sode.
Ancora adesso, la gente di Carazzole e dintorni, si ritrovano per pregare
il santo e fare un po' di festa. |
Si usava un tempo, utilizzando i rami di ulivo
benedetti alle palme, fare delle piccole croci, sfruttando la
conformazione del ramoscello o intrecciandone due pezzi. A San Marco,
durante il triduo per la festa di Santa Maria Valverde, venivano benedette
dal parroco. Il tre maggio, giorno della Santa Croce, venivano poste
all'inizio dei filari dei vitigni o in altre posizioni strategiche
recitando il "Padre Nostro", questo a proteggere la vigna dalla tempesta o
dalla sicità. |
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