Il Mercatino di Pezza è da sempre una manifestazione
no profit, i cui proventi vengono devoluti ad associazioni e
realtà locali che operano nell’ambito sociale ed educativo.
Ogni anno viene poi scelto di sostenere un progetto specifico.
Nel 2007 nasce Lorenzo, un bambino non vedente che, caso vuole, abita a
Pezza e i cui genitori sono partecipi della vita comunitaria già dalla giovinezza.
Da allora seguiamo Lorenzo nel suo percorso formativo, sostenendo le attività che lui e l’associazione bresciana, che partecipa alla sua crescita educativa, intraprendono. Per noi non si tratta di una mera opera benefica ma di un progetto di crescita e maturazione che ci coinvolge direttamente perché Lorenzo ci offre l’opportunità di confrontarci con l’ovvio quotidiano e di pesarlo con nuove unità di misura: il suo voler continuamente camminare ci spinge a muoverci con lui e a tentare di oltrepassare i confini dello scontato.
Lo scorso anno Lorenzo ci ha lanciato una nuova sfida.
Spesso ci affidiamo alla sola vista per giudicare la realtà, le persone, i luoghi, gli eventi, sottovalutando il potere che hanno gli altri sensi nel comunicarci ulteriori aspetti di ciò che ci circonda e avvolge. E poi capita la sorpresa di trovarsi in un luogo lontano e di captare un profumo che ci riconduce a casa o di ritrovare nel sapore di un cibo, alla maniera di Proust, un ricordo dell’infanzia.
Purtroppo noi adulti spesso siamo vittime di impegni e abitudini che, fatto
salvo chi usa tatto, udito e olfatto nella propria professione, non ci permettono di allenare gli altri sensi. Possiamo – e dobbiamo – però permettere a chi sta crescendo di potenziare la sensibilità tattile, uditiva e olfattiva ed ecco l’idea di Lorenzo e delle maestre che ne seguono il percorso scolastico: un’esperienza “al buio” da vivere tutti insieme, a scuola, nel luogo dove si cresce giorno per giorno l’uno vicino all’altro. Il progetto che abbiamo sostenuto ha visto lo scorso gennaio la creazione di una fiaba sensoriale e la realizzazione di una merenda al buio tra Lorenzo e tutti i suoi compagni di scuola. Ne è seguito un confronto tra le emozioni provate dai bambini che si sono così resi conto di quanto sia importante prestare attenzione a tutti i sensi.
I nostri sostenitori