mercoledì 13 ottobre 2004 provincia pag. 23
Dal 1910 le Orsoline fornirono istruzione e lavoro alle donne. Il cliente
più importante era una ditta allora famosa, la Legnazzi di Milano
Nascevano dalle suore pizzi e ricami a punto Venezia
Il laboratorio fu attivo fino agli anni Cinquanta
Ha un volto anche femminile l’economia di Marano di una volta, quello di una
scuola-laboratorio che per quasi mezzo secolo aiutò tante famiglie di
Valgatara a mettere insieme il pranzo e la cena: la scuola di lavoro delle
suore Orsoline.
Giunte in paese verso il 1910, per molti anni le suore diedero lavoro a
schiere considerevoli di bambine, ragazze e donne. Terminate le scuole
elementari infatti, mentre i ragazzi si dedicavano ai lavori agricoli, le
ragazze frequentavano la scuola di avviamento al lavoro; molte rimanevano a
lavorare per le suore anche dopo il matrimonio.
Grembiuli bianchi sui tradizionali abiti scuri, bambine e donne di varie età
si cimentavano con lavori di ricamo a mano per la biancheria destinate alle
chiese, tovaglie per l’altare e pizzi su rete, camici e cotte. Uno dei
clienti più importanti era una ditta di Milano, la Legnazzi, che
commissionava i tracciati su carta che dovevano fare da base agli accurati
pizzi al tombolo e ai ricami a punto Venezia per i quali andava famosa.
Una produzione altamente specializzata che però andò lentamente calando fino
a cessare del tutto negli anni Cinquanta, quando alle abilità manuali si
sostituì la più dozzinale, ma anche più rapida ed economica, produzione
industriale. Intanto le opportunità di istruzione si ampliavano e, anche per
le donne, non erano più legate all’insegnamento di un mestiere «femminile».
Ma, se oggi quella scuola paesana di cucito ci può sembrare giustamente
fuori del tempo, all’epoca costituì un’opportunità per le giovani del paese.
(e.t.)
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