Sulla collina dominante Pezza, nei pressi della chiesa
di Santa Maria della Valverde, ancora oggi si possono individuare i resti
del castello di Marano: brani in muratura e una volta che doveva condurre
ai sotterranei. Le vicende di questo castello risultano particolarmente
interessanti. .... Il documento più antico
finora
noto menzionante il castello era infatti datato
1213
e in esso si dava in realtà notizia della
sua esistenza solo indirettamente: la località di Canzago veniva ubicata
nel castelaticum di Marano,
cioè nel territorio facente capo a tale castello. Nel corso del
XIII secolo fu distrutto dal
terremoto del 1223 e
successivamente ricostruito e mantenuto in efficienza. Non si sa quale
fosse stato il suo ruolo nel periodo delle lotte di fazione, ma si può
ipotizzare che fosse servito ai da Marano per scopi militari e fosse poi
finito sotto l’autorità del
Comune di Verona.
Un documento del 1288 ricorda in
modo casuale una marogna fatta
«occasione forteze castri Marani»: si tratta di un muro a secco o di un
mucchio di sassi fatto nel corso di lavori di rafforzamento
(forteze ) al castello, effettuati
con ogni probabilità pochi anni prima, forse per conto del Comune di
Verona. Nello statuto cittadino del 1276,
tra i luoghi fortificati di cui
si deve occupare il podestà di Verona,
figurano anche «castrum et turris Marani», il castello e la torre
di Marano. Tale torre, che si trovava all’interno della cinta murata,
veniva sorvegliata da una guarnigione di quattro guardie, rinchiuse,
secondo la consuetudine, nella torre stessa per un mese.
(tratto dal libro edito dal comune, Marano Valpolicella,
1999) |
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Il monte "Castelon" su cui sorgeva
il castello di Marano
Il monte Castelon è un cocuzzolo
isolato che si erge in posizione dominante sulla dorsale collinare tra
le vallate di Marano e di Fumane. La posizione strategica ne ha fatto
un sito privilegiato per gli insediamenti umani dalla preistoria al
medioevo; di quest’ultima epoca rimangono importanti testimonianze
archeologiche del castello scaligero, a cui va chiaramente riferito il
toponimo di Castelon. Nel
1965, in seguito a lavori di
sbancamento per allargare la strada sul lato meridionale del monte, è
stata messa in luce un’importante sezione stratigrafica che documenta
una successione dalla preistoria al medioevo. |