Le località che costituivano il principale punto di riferimento (pertinentie) generalmente corrispondevano alle ville elencate dal Comune di Verona; le ore sono invece località minori, le vere e proprie contrade (Domus Luporum,Prognoli, Puthey, ecc.), oppure i luoghi chiamati con un proprio nome. Scorrendo le descrizioni degli appezzamenti si ha l’impressione che non esistesse lembo di terra privo di una sua denominazione! Proponiamo qui di seguito l’elenco in ordine di comparsa delle ore di Marano e Valgatara ove erano ubicati i beni della pieve di San Floriano (e quindi, verosimilmente, esse dovevano essere ben più numerose). Ore in pertinenza di Marano (in carattere tondo i toponimi attuali): Prognol, Baiaghe, Olmo, Meiorande, Molini, Pacis, Faxole, Prato Longo, Quarazani (Carazzano), Pusuoni,Prasigradi, Cone, Masua, Tasarie, Campel, Novaia, Valis, Dossi de la Caxa, Casteyoni (Castein), Valsorda,Porcharole (Porcarola), Boschi Bruxati, Partis Caxole, Caini, Mondrago. Ore in pertinenza di Valgatara: Paradisi,Barzonali, Cadeloi detta anche Mulini, Querelarum, Glare, Boni, Paverno, Pratorum de subtus, Ortorum, Grone,Vallis, Munego, Pozzo detto anche Santo Stefano, Montis, Maregnago, Bozi sive Gonpi (ASVr, VIII Vari, reg. 216,passim). [f.a.]
(tratto dal libro edito dal comune, Marano Valpolicella, 1999)