L’ARENA 07/12/2012
PASSATO&PRESENTE. Tre big della bici veronese, Andreoli, Guerra e Soave, a marano, al «battesimo» di Edoardo, che correrà la prossima stagione con la Bardiani
I grandi di ieri passano il testimone a Zardini
Renzo Puliero
Simpatico connubio con l´hockey in linea dei Sorci Verdi, di cui papà Zardini è sponsor. Il suo marchio sarà vicino anche a Billy Ceresoli
La serata nasce dall´amore per lo sport e dal sentimento di riconoscenza. Tiziano Zardini ama la bici e la pratica (sale in 36 minuti la Peri-Fosse) ed è «un innamorato del ciclismo da quando il figlio Edoardo era promettente corridore alla Barlottini di Foroni», passione che si ravviva quando conosce persone che hanno fatto la storia di questo sport come Pietro Guerra, Severino Andreoli, Luciano Soave e quando vede in azione «una persona ricca di umanità, sincera, leale, che insegna ciclismo come Billy Ceresoli, uno capace di emozionarsi sino alle lacrime quando un suo ragazzo vince» (come è stato con Edoardo) ed «un grande come Angelo Ferrari».
E´ un amore per il ciclismo o, meglio, per lo sport che si tramuta in riconoscenza attraverso atti concreti. E cosa c´è oggi, in tempi difficili, di più concreto se non un tangibile sostegno economico? Così Tiziano Zardini entra con la sua azienda grafica (nata nel 1985) in prima persona, come sponsor della più importante società veronese di ciclismo, quella che fa capo a Diego Beghini e Pio Brighenti, che nel 2013 di chiamerà, appunto, Zardini-Imedlago-General Store, sotto la guida tecnica di Billy Ceresoli e, ancora, come sponsor dei Sorci Verdi, la società di hockey in linea, presieduta da Dario Perusi, sorprendentemente al comando, da neo promossa e imbattuta, del campionato italiano di A2.
Se nella prima è transitato Edoardo negli anni di maturazione prima del passaggio al professionismo (nel 2013 con la Bardiani della famiglia Reverberi), nella seconda gioca («ed è un pilastro della difesa, determinante negli ultimi successi della squadra», riferisce Perusi) l´altro figlio Umberto. Così nella famiglia Zardini si uniscono le emozioni che trasmette il ciclismo alla spettacolarità e al fair play che accompagnano l´hockey in linea «dove i giocatori se la danno di santa ragione in partita e appena fischiata la fine mangiano e bevono assieme, come fossero amici da sempre».
Nella serata “da Bepi”, a marano di Valpolicella, (risotto all´amarone, strepitoso come la carne servita per il secondo, vino all´altezza) il sindaco Silvano Venturini testimonia «quanto Tiziano sia uno di quei cittadini che ogni sindaco vorrebbe avere», capace come è stato «per promuovere il nostro territorio, di realizzare una serie di cartoline che riportano più punti del paese in stagioni diverse» e quanto «sia bello festeggiare oggi il passaggio al professionismo di Edoardo, giovane atleta, anni fa, quando fu la volta di salutare l´analogo passo di Mirco Allegrini». Sì, perché, come ricorda Giuseppe Degani, marano è terra di ciclismo, da Luigi Ugolini, il popolare Gìa di Prognol (Eberardo Pavesi diceva di lui: “Se in giro c´è un corridore in grado di emulare Coppi, quello è Ugolini”) ai Zardini e Davide Formolo (uno degli Under più attesi) di oggi, attraverso Paolino Paiola, Renato Lonardi (el Mato), Luciano Conati, Massimiliano Giacopuzzi, Adolfo Lonardi, Zeno Degani, Giorgio Marchesini, Corrado Farina, Alberto e Antonio De Nardi, Daniele Turnaturi, Anna Farina.
Per restare nel ciclismo, è bello ascoltare le parole di Diego Beghini che ribadisce «l´impegno a far sì che Verona abbia nella nostra squadra un punto di riferimento, in modo che i nostri più bravi juniores restino in zona al passaggio tra gli Under» e annuncia «per il 2013 una formazione di 18 corridori».
«Sarà difficile – avverte Ceresoli -ripetere i risultati del 2012, ma gli ultimi tre anni di lavoro ci danno ragione. Vogliamo confermare il diritto a partecipare alle gare che contano e ricordare a tutti che Verona, dopo 25 anni, è tornata ad avere in casa una realtà importante del ciclismo».