PURANO | PURAN | |||||
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La sua cura spirituale spetta al
parroco di Marano, il quale vi celebra con una frequenza variabile nel
tempo. Fino a metà Seicento si tiene la messa solo ogni tanto o addirittura
una volta all’anno, nella festa di San Giorgio; successivamente, grazie
all’incremento demografico,
sembra rinnovarsi anche il culto e aumentano le occasioni in cui il
sacerdote svolge il suo servizio religioso, tanto che, nel
1666,
il vescovo vieta la celebrazione nei giorni
festivi o almeno obbliga ad aspettare la
fine
della messa tenuta nella parrocchiale di Marano (ASCDVr,
VP Pisani II,
reg. XXIV, c. 131v).
Lo zelo degli uomini della contrada porta a una parziale riedificazione
dell’edificio
nel 1738,
con il permesso di avere una messa ogni domenica e un sacerdote stipendiato
da loro stessi (Ivi,
VP Bragadino,
reg. LX, c.29v;
VP Giustiniani, reg. LXXVI, c.
17v). Purano, insomma, diviene
‘quasi’ una parrocchia, facilitata forse dalla presenza del cimitero
(attestato fin dal
1410), dove erano sepolti gli
abitanti del luogo per maggiore comodità rispetto al cimitero di Marano (FASANI
1989, II, 613). [l.c.]
sul fianco nord della chiesadi San
Giorgio a Purano. (tratto dal libro edito dal comune, Marano Valpolicella,
1999) |
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altitudine 420 metri s.m. censimento 2001 - famiglie nr.50
censimento 2001 - abitanti nr.124 |
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Arbi Fornalè Ancora Purano e dintorni |
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