Marano di Valpolicella - libro edito nel 1967

MARANO DI VALPOLICELLA

 

 

 

 

MARANO ATTUALE

a cura di LUIGI BORGHETTI

Risultati delle elezioni amministrative.

 

24 marzo 1946:

elettori 1911; votanti 1632;

D.C. 958; Indipendenti 220; Lista mista 33; P.L.I. 32.

27  maggio 1951:

elettori 1959; votanti 1756;

D.C. 504; Lista Combattenti e Reduci 186.

27 maggio 1956:

elettori 1909 votanti 1715;

D.C. 598; Indipendenti 174.

6 novembre 196o:

elettori 1785; votanti 1638;

D.C. 710; Indipendenti 31.

22 novembre 1964:

elettori 1765; votanti 1657;

D.C. 821; Indipendenti 13.

 

Hanno retto il Comune dall'Unità d'Italia ad og­gi (1):

Antonio Campagnola (1871-'77); Francesco Lavarini (1877-'89); Ferdinando Candiani (1890-'92); Giovanni Tommasi (1892-'95); Francesco Lonardi (1895-'99); dott. Luigi Vaona (1899-1905); Francesco Lonardi (1905-'14); Paolo Vaona (1914-'20); Carlo Zancanaro (1920-21); Giuseppe Zardini (1921-'26); rag. Cesare Campagnola (1926-'32); gen. Roberto Barbetta (1932-‘35); Attilio Maoli (1935-'37); Francesco Castellani. (1937-'38); ing. Guido Campagnola (1938-'45); dott. Luigi Spada (1945­'46); Giuseppe Zardini (1946-51); Luigi Campagnola (1951-'6o); prof. Luigi Borghetti (196o-...).

(1)     Nell'elenco sono compresi i podestà ed i commissari prefettizi.

Le Parrocchie nel territorio sono tre: Marano, Val­gatara, S. Rocco (costituita nel 1951).

Hanno retto la parrocchiale di Marano: mancano i parroci dal 1556-1568; Tommasi Rainaldi (1568-1605); Giacomo di Vendri (1605-1612); Girolamo Bertagnoi (1612-1620); Girolamo Alessandri (162o-1630); Giro­lamo Mariani (1630-1636); Giovanni Mori (1636-1670); Matteo Farinati (1670-1676); Giuseppe Capobianco (1676-1682); Giuseppe Capobianco (1682-1714); Anto­nio Valcava (1714-1748); Domenico Fosoni (1748­1775); N. C. Verità de' Verità Poeta (1775-1788); Pietro Delaini (1788-1816); Gaspare Bazzica (1816­-1834); Evangelista Zamboni (1834-1874); Luigi Scartoz­zoni (1874-1919); Giuseppe Galvani (1919-1956); Gio­vanni Grigoli (1956-1958); Don Espedito Albarello è dal 1958 l'attuale parroco.

Dall'anno 1836 hanno retto la parrocchiale di Val­gatara: Giuseppe Garzetta (1836-1879); Domenico Cam­pagnari (188o-19o1); Pietro Carcereri (19o1-19o8); Ca­millo Aldrighetti (1909-1926); Massimino Savoia (1927­1956); dal 1957 parroco è don Severino Dal Dosso.

A San Rocco dal 1951 al 1963 Domenico Gottoli; dal 1964 è parroco don Pio Ramponi.

 

Sono attualmente ufficiate: le chiese nelle località Purano, Pozzo, Gnirega, Badin e l'oratorio privato di proprietà Rizzini a Canzago.

Per quanto riguarda il Santuario di S. Maria Val­verde vanno ricordati, oltre ai parroci di Marano, anche i cappellani: don Lucillo Lenotti e don Michele Castel­lani, attuale vicario cooperatore e maestro di Marano.

Il comune di Marano (nominato nel 1867 Marano di Valpolicella) confina a Est con Negrar, a Sud con S. Pietro In Cariano, a Ovest con Fumane e a Nord con S. Anna d'Alfaedo; si estende con una superficie di kmq. 18,13, ed ha un'altitudine media di m. 400 s.l.m.

Gli abitanti che nel censimento del 1951 erano 3164, a seguito della notevole emigrazione, nel censimento del 1961 risultava­no 2761. Ora il fenomeno migratorio si è attenuato.

Il territorio comunale è percorso da strade esterne per km. 23 (in buona parte provincializzate) e da km. 3 di strade interne.

Marano dista da Verona km. 17 è sede di una « condotta medica » con due ambulatori (a Prognol e Pezza) e di una « condotta ostetrica ».

Nella frazione di Valgatara trovasi la farmacia. Nel capoluogo vi è l'ufficio P.P. T.T. e il collegamento telefonico esiste in tutte le numerose frazioni denominate Purano, Paverno, Gnirega, Mondrago, Maregnago, Pezza, Pozzo, Prognol, oltre a Valgatara e S. Rocco che sono sede di Parrocchia.

Oltre al capoluogo e Valgatara sono sede di scuola elementare le contrade di S. Rocco e di Purano. Tutte dipendono dalla direzione didattica di S. Pietro In Cariano.

Il Comune fa parte del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano, della Comunità della Lessinia, del Consorzio dell'Acquedotto della Lessinia e dell'Unione dei Comuni Veronesi.

Un monumento ai Caduti nella guerra del 1915-1918 è stato eretto nel capoluogo e a Valgatara. Accanto a quest'ultimo si trova un busto in bronzo del gen. Andrea Graziani che è sepolto nel cimitero poco discosto.

Su un lato della piazza della Parrocchiale di Valgatara, la popolazione ha dedicato nel 1953 una statua in pietra alla Madonna di Fatima, quale voto per essere rimasta immune dagli orrori dell'ultimo conflitto.

Come associazioni d'arma, esistono le sezioni dell'A.N.C.R. e dell'A.N.A.

Lo stemma comunale, come da D.R. del 18 luglio 1931 règistrato alla Corte dei Conti e trascritto nei registri della Consulta Araldica, è descritto come segue: « Campo di cielo, all'aquila dal volo spiegato di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune ». Verosimilmente l'aquila è quella romana, in ricordo della presenza romana nella zona di Marano.

L'economia è essenzialmente agricola (non mancano tuttavia alcune piccole industrie) e i prodotti più tipici sono: le ciliege e l'uva

A Marano capoluogo l'Amministrazione Comunale organizza annualmente il mercato cerasicolo, che è andato via via assumen­do una importanza sempre maggiore specialmente per la qualità del prodotto veramente ottima.

La produzione si aggira sui 1o.ooo quintali annui.

Dal 1961 è pure organizzata annualmente la Mostra delle Ciliege della Valpolicella con il duplice obiettivo di far conoscere uno dei prodotti tipici della vallata e di valorizzare, nel contempo, la zona di Marano da un punto di vista turistico. Le lusinghiere affermazioni delle varie edizioni della Mostra confermano la bontà dell'iniziativa dell'Amministrazione Comunale.

Il secondo prodotto tipico è l'uva. Chi non conosce il « Valpolicella » o il « Recioto »? Purtroppo, in questi ultimi anni si è abusato di tali nomi, ma è stata finalmente predisposta una legge per la disciplina e la denominazione di origine dei vini tipici. Gli agricoltori si augurano che tali loro vitali interessi siano salvaguardati e che il loro prodotto migliore sia adeguatamente rivalutato anche nell'ambito di questa tutela legislativa.

Numerose sono le case vinicole, a carattere industriale, specialmente nella zona di Valgatara.

Le caratteristiche del vino « Valpolicella » sono: limpidezza brillante; colore rosso rubino di media intensità tendente al granato con l'invecchiamento; odore delicato, caratteristico, che ricorda talvolta la mandorla amara; sapore asciutto o leggermente amabile, di corpo, amarognolo, sapido, vellutato, armonico; gradazione alcoolica complessiva minima 14 gradi; acidità totale da 5 al 7 per mille.

Il vino « Recioto » ha quasi uguali caratteristiche, ma si distingue per un colore rosso granato piuttosto carico; per il profumo caratteristico accentuato; per il sapore vellutato e amabile. La gradazione alcoolica complessiva minima 14 gradi e l'acidità totale da 5,5o a 7,75 per mille.

Il « Recioto della Valpolicella », può anche essere prodotto nel tipo asciutto e si chiama « Amarone ».

La rapida trasformazione della vita sociale, avvenuta in particolare, dopo l'ultimoconflitto mondiale, ha dato l'avvio ad un numero considerevole di opere pubbliche e di iniziative da parte delle. Amministrazioni comunali che si sono succedute.

Sono state realizzate o sono in fase di realizzazione le seguenti opere pubbliche: al­largamento, rettifica e asfaltatura delle strade più importanti e dei centri abitati; apertura di nuovi tronchi stradali a Valgatara, a Purano e a S. Maria Valverde; costruzione di nuove cabine di trasformazione ed estensione della rete elettrica nelle zone ancora sprovviste; costruzione di nuovi edifici scolastici a Marano capoluogo e a Valgatara; potenziamento degli acquedotti comunali; costruzione della rete di fognatura nei principali centri abitati; istituzione di servizi vari.

La sistemazione della strada provinciale S. Floriano-Marano-S. Cristina-S. Anna d'Alfae­do si rivela utilissima anche sotto la prospettiva di uno sviluppo turistico. Essa costituisce uno dei principali collegamenti (forse il migliore) tra la Valpolicella pedemontana e la zona della Lessinia. Già cominciano a sorgere, specialmente nella parte alta del Comune (dai 400 ai 700 m. sul l.m.), nuove graziose ville. Ma a parte questo fenomeno, il paese da qualche anno si è scosso dal suo lungo torpore. Molte sono le nuove costruzioni, sia di case private sia di ambienti pubblici. Dove non c'è la nuova costruzione c'è il rinnovo della precedente in forma più dignitosa ed accogliente.

Si può dunque pensare veramente ad un avvio turistico delle nostre località, dove il visitatore può ancora trovare larghe zone verdi e molta tranquillità oltre che panorami stupendi.

Questa prospettiva turistica viene promossa in accordo con gli altri Comuni della Valpolicella, in forma organica e incisiva. Già si è costituita una Commissione Turistica della Valpolicella e si pensa di poter arrivare quanto prima alla costituzione di una « Pro Loco zonale ».

Si stanno nel frattempo studiando le forme più idonee per far conoscere le località più caratteristiche della Valpolicella. Marano, da parte sua, ha già iniziato il cammino in questo senso da alcuni anni con varie iniziative ed opere promosse dalla pubblica Amministrazione.

Con questo fervore d'iniziative e di lavori pubblici Marano mira a dare una risposta il più possibile adeguata alle sempre crescenti esigenze della vita moderna, in modo da soddisfare i desideri dei suoi cittadini, offrendo un incentivo e una base concreta alla volontà di rinnovamento e di sviluppo dell'iniziativa privata.