Marano di Valpolicella - libro edito nel 1967

MARANO DI VALPOLICELLA

 

 

 

 

Testo della lapide

.AL. NOMO. de) DEO. SIA. MANEFESTO. A. CASCA. UNA P(er) SONA. CHE. SER. INALDO. C(ondam). DE SER. BONEFACIO

DE MARAN. SI ORDENA. CH' EL. VOLO. CHE LE. SE. QUART(e)

D (e); FORME(n)TO. CHE. PAGA.         REXII. D(c) FRANCESSCHII (n).Die)B(e) R TO. DA MARAN. SIA. DESPE(n)SE'. P(er). UNA. CHARITA'. CHE SIA FATA. I(n) PAN. E DA'. P(er). L'AMOR DE DEO. HO DI. DE. SAORIO. E. QUANDO. MANCHESE. I REXII. DE FRANCESCLIEn . EL CHO

MUNO. DE MARAN. SOLICITA. A FAR. LA SOVRA. SCRITA

CHARITA'. SI. FATA.                                                                                                          ì17 CCCC S Che si legge:

Nel nome di Dio sia manifesto a ciascuna persona che ser Inaldo del fu ser Bonifacio da Marano ordina che vuole che le sue (si potrebbe intendere anche: sei) quarte ((misura di frumento = r/4 di minale) che pagano gli eredi (i rexi) di Franceschino figlio di Berto da Marano siano dispensate per una carità che sia fatta in pane e data per amore di Dio ogni giorno di sabato. E quando mancassero gli eredi di Franceschino (il te­statore) sollecita il comune di Marano a fare la sopra­scritta carità nei modi indicati (si lata) 1410.

HO DI DE SAORIO = lettura incerta e alquante oscura; si potrebbe ricostruire OGNI DP DE SAO­RIO = ogni giorno di sabato oppure di San Giorgio come contrazione di SA(n) ORIO. In ogni caso non si può dare una risposta sino a che non si sono trovati altri documenti dell'epoca che possano giustificare que­sta o quella ipotesi anche se la seconda sembra pre­feribile m.

quanto la chiesetta e dedicata à S. Giorgio. Testo dell'iscrizione sul cippo votivo (illustrazione n. 4):

l(ch).OPUS. / FECIT.FI / ERI.SEBA / STIANU / S (Condam) IOVA / (n) ES-DEO / NATI D(e) / OLIVO / M.D.XIIII.