L’ARENA del 30 novembre 2012
MARANO. Il sindaco Venturini risponde a Zardini e illustra il Piano del territorio all´opposizione
Gianfranco Riolfi
Limitato sviluppo dell´edilizia e recupero degli edifici esistenti Le aree industriali? A Valgatara gli spazi previsti sono per la Masi
Con il nuovo Pat, no alle aree degradate, ma solo recupero del territorio. Così il sindaco Simone Venturini, anche in replica al capogruppo di opposizione Paolo Zardini, che paventava la nascita di una zona industriale-artigianale alle porte di Valgatara, di poco inferiore alla ex Lonardi di San Pietro in Cariano (90 mila metri quadrati di capannoni fatiscenti), come conseguenza del nuovo Piano di assetto territoriale (Pat) di Marano.
«L´area a ridosso di Valgatara potrà servire per il completamento della cantina Masi che adesso, proprio all´ingresso del paese, ha una vasta zona scoperta, fitta di attrezzature per la produzione vitivinicola» precisa Venturini.
«È la stessa azienda che, in sede di co-pianficazione, ha segnalato questa esigenza. Nell´area potrà trovare spazio anche la cantina La Castellana, ora collocata in mezzo al paese e crea disagi alla popolazione, anche per il continuo passaggio di camion nel centro. Quindi, non si tratta di aree industriali ma di servizio a cantine che sono il simbolo del nostro territorio».
Nel nuovo Pat però sono compresi altri interventi, che la minoranza definisce di «grande invasività». «La piccola area prevista a Pezza», spiega il sindaco, «sarà utile ad ospitare una vecchia porcilaia dismessa, che sorge proprio ai piedi del santuario di Santa Maria Valverde e che, con il riconoscimento di un credito edilizio, potrà essere demolita, recuperando un´area di pregio. In pratica, il senso è quello di demolire da una parte, recuperare territorio e costruire in altre zone. «Non c´è altro modo per ottenere la demolizione di brutture esistenti», sottolinea il sindaco. «A Prognol, l´area in questione è dentro il giardino della cantina Borghetti e serve per sistemare l´azienda. È stata la cantina a segnalare questa esigenza: l´intervento è finalizzato ad attività vitivinicole locali».
E sull´ampliamento della zona industriale-artigianale di Rugolin? Dice Venturini: «Riguarda una piccola parte di strutture, in zona incongrua, che potrebbero farci recuperare volume. Sarà quindi occasione per riottenere territorio integro, aggregando i volumi all´edificato esistente».
Il Pat prevede anche nuove aree di espansione residenziale a Valgatara, Purano, Marano, Pezza e San Rocco. «Il nostro è uno strumento di conservazione», sottolinea Venturini «che fissa un tetto massimo di incremento medio di 19 abitanti all´anno per i prossimi dieci anni. È un numero ridottissimo e sono 6-7 famiglie al massimo). Se qualcuno in futuro vorrà proporre delle varianti, sarà vincolato a questo limite ed alle sole aree permesse dal Pat, che sono aggregate ai centri abitati esistenti».
Da un vincolo all´altro. Quello minerario di Monte Noroni, secondo la minoranza è poco chiaro. «Il vincolo minerario non è imposto, né introdotto dal Pat», chiarisce il sindaco, «ma preesiste ad esso ed è vigente nel Piano Regolatore attuale. Il Pat non può introdurre né togliere vincoli minerari e tanto meno fare pianificazione sovra-ordinaria». Per l´opposizione, il piano appena approvato è incompleto e privo degli elementi tecnici necessari. «Il Pat è completo», conclude Venturini «e reso disponibile a norma di legge».