DOMENICA TUTTI A SEZANO PER MANIFESTARE CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL PAESAGGIO E DEL TERRIRORIO. Gli organi competenti alla tutela dell’ambiente, hanno permesso che in Valpantena, in particolare a Sezano, una zona agricola e boschiva, caratterizzata da un prezioso ambito ambientale e da importanti presenze storico-architettoniche, venisse attuato l’ennesimo sfregio al paesaggio. Va considerato che l’intera area è tutelata da una legge regionale, che contiene le motivazioni che hanno portato all’imposizione del vincolo: “Riconosciuto che si tratta di zone di non comune bellezza sia per la singolarità dell’aspetto vegetazionale e faunistico sia per la presenza di antiche contrade medioevali, di notevoli costruzioni rurali e di bellissime ville cinquecentesche”. Proprio a Sezano, a ridosso del Monastero dell’antico priorato del 1500 e nel bel mezzo del paesaggio collinare, sono sorti dei capannoni simil-industriali, dedicati alla attività viti-vinicola di aziende locali. Costruzioni, corredate di ogni necessaria autorizzazione comunale, compresa quella paesaggistica, che si è avvalsa del silenzio-assenso della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza. Questo significa che il parere vincolante della Soprintendenza, espresso per contraddizione da un silenzio, ha consentito agli uffici preposti del Comune di Verona di autorizzare gli interventi sul territorio collinare. Nonostante la cementificazione del suolo e la coltivazione intensiva della vite, abbiano e stiano trasformando radicalmente la morfologia del nostro territorio collinare, danneggiandone l’equilibrio idrogeologico e abbruttendo il paesaggio, si continua a costruire in zone non idonee. E’ lecito chiedersi se i vari organi ed enti preposti al controllo alla tutela e conservazione dei beni architettonici e ambientali, stiano realmente perseguendo il ruolo per cui sono stati costituiti.
G. Massignan