MARANO DI VALPOLICELLA

Numerose, nel territorio comunale, anche le ville, due delle quali in località Canzago, le altre sei a Valgatara.
Villa ex Lorenzi, in contrada Canzago, è dell'architetto Luigi Trezza. La costruzione è della fine del XVIII secolo, o del principio del XIX, e ripete i motivi architettonici sanmicheliani. Anche villa Rizzini, già Porta, sempre in contrada Canzago, è bella e pittoresca costruzione settecentesca, notevole per la facciata con porte e finestre bugnate, con elegante scala esterna a quattro rampe, balaustra in tufo e poggioli in ferro, e per il duplice loggiato rustico che si sviluppa sul fianco orientale, mentre ad occidente un'ala si prolunga verso la strada terminando nella semplice facciata dell'oratorio di San Carlo.

Circondata in passato da una vasta proprietà terriera e da un giardino con fontane, ora scomparso, restano in questa villa gli stemmi comitali dei Porta, che diedero il nome ad una vicina contrada.

 
 

Le altre sei ville, in Valgatara, sono villa ex Graziani, villa Campagnola, villa Raisa Rimini, villa Silvestri, villa Fasanara, villa il Castello. Villa ex Graziani, pare sia stata costruita nel 1826 su disegno dell'architetto Giuseppe Barbieri: è bella, poderosa ed equilibrata costruzione di linee classiche che ripetono gli schemi sanmicheliani. Villa Campagnola è vasto e pittoresco edificio diviso in due parti: su quella occidentale sporge una loggia architravata con sottostante portico ad archi e pilastri bugnati, di tipo sanmicheliano, e un'ala si protende in avanti a formare il rustico, attraversato dall'atrio d'ingresso con solenne portone. Nella parte orientale dell'edificio vi è una scala esterna a due rampe e lo stemma dei conti Soardi, antichi proprietari. Villa Raisa Rimini fu costruita intorno al 1880: è di linee classiche, sobrie ed eleganti. Ha intorno un piccolo parco. Villa Silvestri fu costruita anch’essa verso il 1880, secondo gli schemi classici, con linee architettoniche semplici ma eleganti. Ha intorno un parco giardino.

Notevole è il complesso di villa "La Fasanara". Ha una parte più vecchia, quella a portico e loggia con l'alta colombaia ornata di belle cornici in cotto, certamente quattrocentesche. La località però è ricordata in documenti molto più antichi, e pare derivi il suo nome da una riserva di caccia del re Berengario, che nel secolo X aveva nel vicino San Floriano una villa. La costruzione quattrocentesca ha tre arcate nel portico, sei nella loggia e due piccole finestre rotonde in alto, sotto la gronda, tra i resti d'una decorazione pittorica che doveva ricoprire tutta la facciata, e di cui é traccia anche sulla colombaia.
Villa "Il Castello" infine è un grande edificio, chiamato "il Castello" forse perché costruito sul sito di un antico maniero. Ora adibita a casa colonica, in passato fu dimora padronale ed ha in facciata due quadrifore a pilastrini rustici che sormontano ciascuno due archi di portico.

         
       

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